“Così non va: la debolezza del Governo guidato dal professor Mario Monti facilita la speculazione finanziaria. E non nascondiamo di essere seriamente preoccupati per l’andamento dei conti pubblici: la bufera finanziaria non si placa e in questa situazione c’è il rischio che le misure per la crescita, incredibilmente rimpallate tra vari esponenti dell’Esecutivo si allontanino ancora di più”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta i risultati delle aste sui titoli pubblici di oggi. Il Tesoro stamattina ha emesso 6,5 miliardi di bot a 12 mesi con un rendimento del 3,97% livello più alto da dicembre 2011. “Quanto alle promesse sullo sviluppo – osserva il presidente di Unimpresa – siamo un po’ delusi specie sul versante delle risorse destinate alle imprese: in ballo ci sono 200-300 milioni di euro, una cifra che non basta a rimettere in moto il ciclo economico né tantomeno a farci agganciare la ripresa”.
“Abbiamo fatto un altro, pericoloso salto indietro – dice – e le prospettive di miglioramento cui guardavamo con fiducia fino a poche settimane fa si sono affievolite”. Secondo Longobardi “una delle principali ragioni di queste ragioni va rintracciata nelle difficoltà di questo Governo che apre le porte a chi, fra le grandi banche d’affari, tende ad approfittare delle incertezze politiche per manovre di stampo squisitamente speculativo”. “Ora – aggiunge Longobardi – dobbiamo sperare che il Governo guidato dal professor Mario Monti non si fermi e, anzi, trovi il coraggio di rimettere il Paese su un sentiero di sviluppo. Bisogna uscire dalla crisi e dalla recessione in tempi brevi: le famiglie e le imprese sono letteralmente stremate”.
a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press
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