“L’Italia imiti la Francia e rinvii il rispetto dei parametri dell’Unione europea relativi al bilancio pubblico: in questa fase, c’è bisogno di risorse statali per la crescita, per ridurre le tasse, per far ripartire il credito alle famiglie e alle imprese”. Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commentando la decisione del governo francese che prevede un deficit al 4,4% del Pil alla fine del 2014, 0,2 punti in più rispetto all’anno scorso, e fissa ormai al 2017 la data di ritorno al 3%. Secondo Longobardi “per quanto riguarda i vincoli relativi al deficit, troppi sacrifici sono stati chiesti negli ultimi anni ai contribuenti italiani. A partire dal 2011, prima i governi tecnici e poi gli esecutivi delle larghe intese hanno progressivamente varato manovre e interventi volti a risanare le finanze pubbliche che, tuttavia, hanno contribuito aggravare la crisi e la recessione, mettendo in ginocchio la nostra economia”. Per il presidente di Unimpresa “è opportuno puntare i piedi, muoversi come la Francia e cambiare atteggiamento a Bruxelles”.
Ufficio Stampa Unimpresa
a cura dell’Ago Press
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