Secondo Longobardi “a questo punto, dopo le parole del ministro attendiamo i fatti del Governo: e cioè un piano serio che metta in condizione le micro, piccole e medie imprese del nostro Paese, vale a dire l’ossatura della nostra economia, di sperare e credere nel futuro. Non sarà facile lasciarsi alle spalle questa tremenda bufera finanziaria, la più pesante recessione che l’Italia abbia mai conosciuto. Serve soprattutto coraggio da parte dell’Esecutivo, specie sul versante delle imposte: un progetto volto alla progressiva riduzione del carico tributario è il pirmo, fondamentale tassello di un ampio percorso volto a rimettere in piedi l’economia della Penisola”. L’alternativa, dice il presidente di Unimpresa, è “continuare ad assistere inermi alla fuga delle nostre migliori realtà produttive in territori, come i Balcani e il Nord Africa, che offrono condizioni economiche assai più vantaggiose”.
a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press
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