«Una delle priorità per il Paese è una seria svolta di politica economica, a partire da tagli robusti alla spesa pubblica, dove esistono enormi sacche di sprechi che in parte, probabilmente, non si vogliono intaccare». Così Paolo Longobardi, presidente di Unimpresa, commenta i dati diffusi oggi dall’Istat sui conti pubblici italiani che hanno confermato «l’enorme peso del debito pubblico» sul bilancio dell’Italia. «La pressione fiscale nel 2013 – osserva Longobardi – raggiungerà il 46% e si tratta di un livello insostenibile per le piccole e medie imprese, quelle che rappresentano il pilastro dell’economia italiana». Secondo Longobardi, il Governo guidato dal professor Mario Monti «ha le capacità e i numeri per intervenire in maniera incisiva sui costi dello Stato: serve solo una buona dose di coraggio». La linea seguita finora dall’Esecutivo, spiega ancora il presidente di Unimpresa, «è orientata più a usare la leva fiscale, incrementando ulteriormente l’ammontare delle tasse che gravano sui bilanci delle aziende italiane: è qui che ci giochiamo la partita con l’Europa, dove la percentuale media dei tributi a carico del settore economico è assai inferiore a quella registrata dentro i nostri confini».
- DEBITO PUBBLICO: UNIMPRESA, 1.172 MILIARDI DA RINNOVARE ENTRO LEGISLATURA - 13 Maggio 2023
- Video sigla. Unimpresa e Provincia cinese di Hainan - 4 Settembre 2015
- Agricoltura: Unimpresa, intesa con la Cina per esportare know-how italiano - 3 Settembre 2015