“Esprimiamo la massima solidarietà e la vicinanza più calorosa alla famiglia di Arcangelo Arpino che oggi ha deciso di togliersi la vita travolto dai problemi della recessione e della crisi”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta il suicidio a Pompei dell’imprenditore di Vico Equense (Napoli). “Purtroppo – aggiunge Longobardi – siamo di fronte all’ennesimo dramma e temiamo seriamente che non sia finita qui”. Il presidente di Unimpresa invita poi il Governo di Mario Monti a trovare senza indugi la strada per ammorbidire il quadro normativo al fine di consentire ad Equitalia di tendere la mano alle aziende e ai cittadini in difficoltà”.
“Noi – spiega il presidente di Unimpresa – non siamo tra quelli che puntano in maniera scellerata il dito contro la società di riscossione delle imposte: Equitalia rispetta le regole e si muove all’interno di un assetto legislativo che in qualche modo subisce e quindi applica, senza avere ampi margini di discrezionalità”. Di qui “l’appello all’Esecutivo e al Parlamento: serve una riforma rapida, perché le cartelle esattoriali corrono il rischio di diventare, appena notificate, annunci di morte”.
a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press
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