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Crisi. Sergio Battaglia, servono misure per favorire investimenti pmi

“Siamo estremamente preoccupati per il quadro economico italiano che, in particolare sul versante delle pmi, diventa ogni giorno più drammatico”.
Così il segretario generale di Unimpresa, Sergio Battaglia, commenta i dati diffusi stamattina da Unioncamere secondo cui nel primo trimestre del 2012 sono morte circa 26mila imprese. “Per evitare di assistere inermi al declino del Paese, il Governo dovrebbe mettere in condizione le imprese italiane, specie le piccole e le medie, che rappresentano la spina dorsale della nostra economia ma chiudono una dopo l’altra, di tornare a investire, per rimettere in circolazione il denaro, favorire la crescita del prodotto interno lordo e, quindi, agevolare il mercato del lavoro e creare nuova occupazione” dice Battaglia.
“Alle istituzioni abbiamo presentato diverse proposte per agganciare la ripresa e uscire in tempi rapidi dalla recessione” aggiunge il segretario generale di Unimpresa. “Quella probabilmente più incisiva e a costo zero – spiega –  prevede la compensazione tra i crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione con i versamenti fiscali e contributivi”.
Una misura che, secondo i calcoli di Unimpresa, “potrebbe garantire liquidità immediata per 10-12 miliardi di euro sui 70 complessivi di debiti della Pa”.
“In assenza di misure concrete, la recessione potrebbe estendersi oltre la fine del 2012 e prolungarsi anche per il prossimo anno con effetti devastanti sulle imprese” conclude Battaglia convinto che “turismo e agricoltura siano due settori chiave che non possono essere dimenticati e, anzi, siano da rilanciare proprio perché possono rappresentare un volano per la ripresa, visto che la grande industria è ormai progressivamente fuggita dai nostri confini”.

a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press

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