“I dati diffusi oggi sono l’ennesimo bollettino di guerra: la disoccupazione in aumento e l’inflazione sostanzialmente stabile rappresentano la conferma che il Paese è fermo e l’economia ristagna. Saremo pure usciti dalla recessione, ma se il governo non accelera il piano per varare misure di impatto la ripresa non sarà agganciata facilmente. In questa situazione di paralisi gli imprenditori non vengono messi in condizione di fare investimenti e quindi di creare nuovi posti di lavoro”. Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat, secondo cui la disoccupazione è salita a marzo al 12,7% e l’inflazione è cresciuta dello 0,6% su base annua ad aprile. “Al premier Matteo Renzi – aggiunge Longobardi – abbiamo dato fiducia e riconosciuto una dinamicità importante, ma adesso è venuto il momento dei fatti: l’esecutivo deve insistere nel tagliare le tasse con misure strutturali e non una tantum; e poi deve intervenire affinché le banche rimettano in moto il mercato del credito”.
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