Secondo il presidente dell’associazione, Paolo Longobardi, “viene a mancare la liquidità quotidiana, la cassa, i soldi per pagare i fornitori e gli stipendi. Quando i grandi banchieri affermano che il cavallo non beve dicono il falso: se esiste qualche riduzione sul fronte delle richieste c’è nei finanziamenti di lunga durata, destinati per natura agli investimenti; sul versante del breve e medio periodo il ritmo delle richieste non cala, perché si tratta di flussi per la cassa”. E ancora: “E’ un segnale che le micro, piccole e medie imprese del Paese tastano ogni giorni recandosi dai funzionari di banca, i quali negano quasi sistematicamente qualsiasi richiesta di credito. Il comportamento delle banche è pericoloso e dannoso: hanno comprato a mani basse denaro a tassi stracciati, l’1%, dalla Banca centrale europea e, invece di impiegarlo sul mercato per la crescita economica, lo hanno investito nei btp con interessi anche oltre il 5%, assicurandosi un guadagno secco e a portata di mano di circa quattro punti percentuali”. Per Longobardi “così non si aiuta la ripresa, ma si fa letteralmente affondare il Paese”.
Non solo. “Il rischio – spiega ancora Longobardi – è quello di distruggere un tessuto fitto di filiere su cui si poggia anche la media e grande impresa. Senza contare che si stanno mettendo a repentaglio centinaia di migliaia di posti di lavoro, che una volta persi deprimeranno ancora di più i consumi interni. Di un dato si è certi: chi sopravvivrà alla mattanza praticata dagli istituti di credito uscirà dal 2012 ancor più stremato”.
Secondo il presidente di Unimpresa “non poche responsabilità vanno individuate nelle autorità di vigilanza e pure nell’attuale Governo guidato dal professor Mario Monti che con il mondo bancario è stato assai generoso e dal quale avrebbe dovuto e potuto ottenere ampie garanzie per il rilancio dell’economia attraverso i flussi finanziari alle imprese”.
ANDAMENTO PRESTITI A SOCIETA’ NON FINANZIARIE (IMPRESE)
Fino a 1 anno Fino a 5 anni Totale
Giugno 2011 347.691 141.850 489.541
Luglio 2012 340.632 130.424 471.056
Differenza – 7.059 – 11.426 – 11.485
Variazione % – 2,07% – 8,76% – 3,92%
Fonte. Elaborazione Centro studi Unimpresa su bollettino statistico Banca d’Italia / Dati in milioni di euro
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