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Crisi. Unimpresa, in cinque anni oltre 45 miliardi di tasse in più

Oltre 45 miliardi di euro di tasse in più in cinque anni. Le entrate tributarie nel nostro Paese correranno molto più del pil e aumenteranno, complessivamente, tra il 2014 e il 2018, di 45,7 miliardi. Il gettito raggiungerà quota 487,5 miliardi alla fine di quest’anno e crescerà costantemente negli anni successivi fino a raggiungere i 531,6 miliardi del 2018. Questi i dati principali di un’analisi del Centro studi di Unimpresa. Il rapporto dell’associazione, che ha preso in esame la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza approvata il 30 settembre dal consiglio dei ministri, rivela che il peso del fisco è destinato a salire molto più velocemente rispetto all’andamento del prodotto interno lordo.
Rispetto al 2013, alla fine di quest’anno lo Stato incasserà 1,6 miliardi in più da imprese e famiglie che assicureranno un gettito di 487,5 miliardi di euro. In termini percentuali si tratta di un incremento lieve, lo 0,34% in più, ma che va nella direzione opposta rispetto all’andamento dell’economia, prevista in calo dello 0,3% secondo il Def approvato dal Governo. Una doppia velocità che si registra costantemente anche nelle previsioni degli anni successivi. Il gettito tributario nel 2015 arriverà a 493,7 miliardi in aumento di 6,2 miliardi rispetto a quest’anno: tasse in crescita dell’1,27%, mentre il pil dovrebbe salire solo dello 0,5%. Nel 2016 lo Stato incasserà 507,9 miliardi di euro con un incremento di 14,1 miliardi sull’anno precedente: in termini percentuali la crescita delle imposte è pari al 2,88% che va raffrontata con lo 0,8% della crescita economica. Nel 2017 la situazione è sostanzialmente identica: grazie a un incremento di 11,1 miliardi sul 2016, il gettito tributario arriverà a 519,1 miliardi in aumento del 2,19% e col pil in crescita dell’1,1%. Chiude il conto il 2018, quando le tasse versate da aziende e cittadini nelle casse dello Stato saranno pari a 531,6 miliardi in aumento di 12,5 miliardi sull’anno precedente: vale a dire +2,42% e pil più lento all’1,2%. Nel quinquennio 2014-2018 le tasse pagate dai contribuenti in Italia arriverebbe a toccare 2.540,1 miliardi di euro.

LONGOBARDI: “AZIENDE E FAMIGLIE PRESE IN GIRO”
“I dati dimostrano che il dibattito sulle tasse è solo propaganda. In questi giorni ascoltiamo esponenti della maggioranza e del governo di Matteo Renzi avanzare ipotesi di abbattimento del cuneo fiscale, ma il peso delle tasse è destinato a salire e le misure varate in questi ultimi mesi non hanno fatto altro che incrementare il carico sulle famiglie e imprese. Ci sentiamo presi in giro, come imprenditori e come cittadini” afferma il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. Secondo il presidente dell’associazione “si è perso tempo. Avevamo segnalato subito, dopo la nascita di questo altro esecutivo delle larghe intese la necessità di intervenire sul fisco: l’alleggerimento dei tributi è cruciale per sperare di portare il Paese fuori dalla recessione”.

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