Nei 600 giorni da novembre 2011 a oggi, sono state perse 60mila imprese, la disoccupazione giovanile è cresciuta di oltre 8 punti, il Pil è calato del 3,4%, la pressione fiscale è aumentata di quasi 2 punti e il credito alle imprese è diminuito di 65 miliardi. È la contabilità dell’ultimo anno e mezzo di crisi, evidenziata dal presidente di Confartigianato Giorgio Merletti. Le imprese italiane corrono contromano e a occhi bendati», dice ancora Merletti. «E sembra si faccia di tutto per spingerci oltre confine per trovare condizioni normali per fare impresa: il fisco italiano – aggiunge – tassa il 68,3% degli utili lordi d’impresa, in Svizzera appena il 30,2%».
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