“Come al solito i titoli sbandierati dal Governo servono a distogliere le persone dalla realtà e anche in questa occasione non si è smentito. Quasi 7 miliardi di euro destinati a mitigare il caro bollette, ma i veri beneficiari saranno le aziende manifatturiere e l’industria sia grazie al miliardo messo a disposizione sia grazie al credito d’imposta. Quindi tutto bene?No, perché i bar, i ristoranti, gli alberghi o i negozio di abbigliamento, così come tutte quelle attività di artigianato e partite Iva che poi rappresentano il 20% del panorama imprenditoriale italiano, non beneficeranno di nulla”.
Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora, commentando le misure contenute nel decreto sostegni. “D’altra parte come da noi abbondantemente annunciato in tempi non sospetti, industrie 4.0 avrebbe avviato il declino di migliaia di aziende a causa della loro inadeguatezza ed obsolescenza, il covid e la crisi in Ukraina hanno accelerato questo processo di desertificazione del tessuto imprenditoriale. Tuttavia, noi siamo convinti che esista una necessità che va al di là della semplice statistica e per tanto sia necessario ed urgente un cambio di paradigma sul versante degli obbiettivi di governo e della redistribuzione della ricchezza che dovrà tenere conto da subito del disastro economico sociale verso cui siamo diretti. Il caro energia è solo la punta dell’iceberg, i nodi verranno al.pettine a giugno quando ci renderemo conto che oltre al problema energetico avremo un PIL che non decolla con una inflazione tra il 5 ed il 6%” aggiunge Spadafora.
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