“Orgoglio e speranza. Per noi l’elezione di Antonio Tajani al vertice dell’Europarlamento ha questo duplice significato. Da un lato ci piace sottolineare il fatto che in una posizione così importante arriva un italiano di alto livello, dall’altro vogliamo spronare lo stesso neopresidente, proprio in quanto nostro concittadino, a non vanificare le speranze delle famiglie e delle imprese del nostro Paese che attendono una vera svolta da parte delle istituzioni europee”.
Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando l’elezione di Antonio Tajani alla presidenza del Parlamento europeo.
“Le nostre esigenze, quelle dei cittadini e delle pmi soprattutto, sono note. E l’Europa orma i fa tempo va nella direzione opposta. Bisogna alleggerire la burocrazia, tutelare i prodotti di qualità, insistere col taglio della pressione fiscale e ogni euro di denaro reperibile nei conti pubblici va indirizzato a perseguire quell’obiettivo di far pagare meno tasse ai contribuenti” aggiunge il presidente dell’associazione. Secondo Ferrara “i vincoli di bilancio imposti dall’Unione europea alle finanze pubbliche dei paesi membri rappresentano un freno allo sviluppo e alla crescita: sono stati pensati e approvati in un quadro storico e macroeconomico completamente diverso da quello di oggi è pertanto sono anacronistici. Nati per controllare i conti degli Stati membri, si sono trasformati in boomerang per la crescita del pil. Sono ormai intollerabili, in particolare, i tetti al rapporto tra deficit e prodotto interno lordo, perché in talune circostanze gli investimenti statali, effettuati in trasparenza e senza sprechi, possono aiutare l’economia”.
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