Favorire le esportazioni e, più in generale, l’internazionalizzazione delle aziende italiane e delle reti di imprese. Grazie al temporary export manager, una nuova figura di cui le imprese italiane con alcuni requisiti specifici potranno avvalersi grazie a una misura del governo che ha stanziato 19 milioni di euro a fondo perduto. Questo l’obiettivo di contributi speciali previsti da un decreto del ministero dello Sviluppo economico, pubblicato pochi giorni fa sulla Gazzetta ufficiale e illustrato in un documento del Centro studi di Unimpresa.
La misura rientra nel Piano per la promozione straordinaria del made in Italy inserito nel decreto cosiddetto “Sblocca Italia”. Il decreto ministeriale che rende operativa la misura indica i requisiti per accedere al voucher finalizzato ad assumere a tempo determinato professionisti specializzati nei processi di internazionalizzazione al fine di realizzare attività di studio, progettazione e gestione di programmi sui mercati esteri.
Due bandi per voucher da 8mila e 10mila euro
Il provvedimento del ministero stanzia dunque 19 milioni di euro che saranno assegnati con due bandi. Al contributo a fondo perduto potranno accedere pmi che abbiano conseguito un fatturato minimo di 500mila euro in almeno uno degli esercizi dell’ultimo triennio. La concessione del contributo è legata a un impegno finanziario della stessa azienda. Il primo bando vale 10 milioni: verrano concessi singoli voucher (contributi a fondo perduto) di 10mila euro a copertura di servizi erogati per almeno 6 mesi con una quota di cofinanziamento da parte dell’impresa di almeno 3mila euro Il secondo bando o tranche vale 9 milioni: in questo caso verranno erogati voucher di 10mila euro per le imprese che presenteranno domande per la prima volta e di 8mila euro (con cofinanziamento di almeno 5mila euro) per imprese che hanno già fruito in precedenza dell’agevolazione.
Società di capitali, reti di imprese e coop
Potranno accedere ai bandi le reti di imprese, le micro, piccole e medie imprese costituite in forma di società di capitali e in forma di società cooperativa con al massimo 250 dipendenti e 50 milioni di euro di fatturato. Il manager assunto a tempo determinato, secondo le indicazioni del ministero, deve essere dotato di esperienza nei processi di internazionalizzazione comprovata dalla realizzazione, con buon esito, nell’ultimo triennio, di almeno 10 progetti di export management della durata minima di tre mesi ciascuno. In alternativa, l’impresa che intende accedere al voucher deve avere nel suo organico almeno 5 figure professionali (soci, dipendenti o collaboratori) con 5 anni di esperienza maturata nei servizi a supporto dell’approccio commerciale verso mercati esteri.
UNIMPRESA E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
La misura è apprezzata da Unimpresa che da anni sostiene l’internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese italiane. L’associazione ha avviato un fitto dialogo con la Cina (in particolare con la provincia di Hainan), ha inaugurato Federazioni proprio in Cina e in Brasile e si avvia ad aprire sedi anche a New York e Dubai. Più recentemente, la missione in Tunisia che ha gettato le basi per una serie di accordi e partnership commerciali. “E’ una misura importante, va nella giusta direzione. Speriamo che il piano per supportare il made in Italy funzioni e che in futuro il fondo sia rinnovato anche con risorse maggiori” commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.
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