Tour in Italia per le aziende e le istituzioni del Madagascar. Dal 10 aprile al 10 maggio una delegazione di imprenditori, investitori e rappresentati pubblici della Repubblica del Madagascar, invitatati nel nostro Paese da Unimpresa, realizza un giro d’Italia per conoscere da vicino il made in Italy. Un mix di appuntamenti istituzionali e imprenditoriali finalizzati a migliorare le relazioni tra i due paesi con l’obiettivo di sviluppare sinergie e nuove opportunità di business. L’iniziativa “Cooperazione business to business Italia-Madagascar” segue la missione istituzionale in Italia – nello scorso mese di ottobre – del presidente della Repubblica sudafricana, Hery Rajaonarimampianina accompagnato da una corposa rappresentanza del governo locale. Dallo scorso autunno, i rapporti tra le organizzazioni malgasce e Unimpresa sono proseguiti costantemente.
Roma, Napoli, Bologna, Fumicino le tappe del tour italiano. Per Unimpresa il progetto è stato coordinato dal segretario generale dell’associazione, Laura Mazza. La delegazione straniera, invece, guidata dal presidente nazionale dell’Association Madagascar Zanak’Avaratra, Papa Soulè. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento della Chambre de Commerce et d’Industrie Italie – Madagascar. Nel corso degli appuntamenti, inoltre, sono stati organizzati workshop con il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), con università e centri di ricerca volti a implementare il trasferimento tecnologico.
“Riteniamo l’export un pilastro dell’economia italiana, per questo motivo oltre a migliorare il giro di affari con mercati già conosciuti cerchiamo di esplorare nuove frontiere di business in modo da offrire alle nostre micro, piccole e medie imprese nuove opportunità di crescita. Col Madagascar, in particolare, si è instaurato un rapporto di reciproca e corretta collaborazione e adesso, dopo i primi passi, stiamo già raccogliendo i frutti di una partnership importante” dichiara il segretario generale di Unimpresa, Laura Mazza.
Oggetto degli incontri: la presentazione delle materie prime del Madagascar (vaniglia, cacao, pepe bianco, frutta); il trasferimento tecnologico per la trasformazione della frutta e il suo confezionamento sul posto; la conservazione del pesce e catena del freddo; le energie rinnovabili; la formazione tecnico professionale. Al centro della visita, tra l’altro, la sicurezza sul lavoro in ambito agro alimentare.
Agli appuntamenti sul territorio nazionale hanno partecipato: Andrea D’Angelo (relazioni istituzionali Unimpresa), Laura Angelisanti (avvocato esperto di contrattualistica internazionale), Orazio Saracino (presidente della Federazione Unimpresa Pesca), Cristiano Minozzi (presidente di Unimpresa interprovinciale Modena, Parma e Reggio Emilia), Mario Braga e Cosimo Giannotta (presidente e segretario nazionale del Collegio dei Periti agrari e dei periti agrari laureati), Roberto Nicoletti (presidente di FederFormazione),
Tra le attività previste nel corso della visita in Italia dei malgasci e nell’arco dell’intero progetto realizzato da Unimpresa: workshop specifici su vari temi di settore, visite mirate nelle aziende italiane per conoscere prodotti e servizi, tavoli istituzionali per approfondimenti legislativi e normativi, percorsi formativi e certificazione delle competenze internazionali, progettazione per il trasferimento tecnologico per le imprese in ambito agro-alimentare e pesca, ricerca scientifica e tecnologica di interesse internazionale con Università, enti di ricerca e partner industriali, gestione dei brevetti e proprietà intellettuale industriale, certificazione dei prodotti agro alimentari e pesca, contrattazione internazionale e protocolli di intesa, definizione di accordi bilaterali tra le aziende e joint venture, incontri con fondi di investimento.
Uno specifico protocollo di intesa, poi, è stato sottoscritto ieri, 17 aprile, nel corso di un incontro all’ambasciata del Madagascar, tra Unimpresa, FederFormazione, il Collegio dei Periti agrari e l’Association Nationale des Jeunes Etudiants de Madagascar per: la formazione dell’eccellenza italiana in Madagascar; la tutela del made in Italy; lo sviluppo della formazione e della certificazione delle competenze internazionali, anche con l’utilizzo di piattaforme innovative; la formazione ad hoc per l’utilizzo dei droni con certificazione per piloti. Il piano, inoltre, prevede il coinvolgimento di università italiane e tirocini internazionali tra gli studenti per lo scambio delle competenze.
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