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Export: Unimpresa, vademecum con sette regole per pmi

Costruire una rete di contatti basati sulla fiducia, immergersi nella cultura del paese col quale si fanno affari ed entrare in sintonia con la gente, a cominciare dai partner d’affari. Creare partnership con gli operatori locali con i quali si condividono le esperienze nel medesimo settore. Pianificare accuratamente e organizzare la rete dei contatti e delle procedure di controllo. Progettare scrupolosamente, avere attenzione maniacale ai dettagli e analisi precise delle varie situazioni. Affiancare uomini d’esperienza alle nuove risorse umane dell’azienda, per meglio affrontare e gestire i cambiamenti. Tutelare il capitale umano con la cultura della sicurezza. Partecipare a incontri formativi, tavoli di lavoro e road show, per accrescere la conoscenza degli scenari esteri e degli strumenti a disposizione da utilizzare. Sono le sette regole individuate da Unimpresa per le piccole e medie imprese italiane che intendono sviluppare il proprio business all’estero, incrementando le vendite. 

«La pandemia da Covid-19 ha rimesso tutto in discussione. Un imprenditore, oggi, deve saper operare scelte corrette, sia nella programmazione che nell’utilizzo delle risorse economiche della sua azienda ma, sopra tutto, deve saper prendere le giuste decisioni, specialmente, appunto, nei momenti di grave crisi come quello che stiamo vivendo. Il Covid-19, infatti, ha stravolto i modelli della gestione aziendale e dell’organizzazione del lavoro. Distanziamento sociale, notevole difficoltà a intraprendere viaggi d’affari, restrizioni di varia natura, hanno dato adito al ricorso a sistemi e paradigmi di contatto inediti, che utilizzano prevalentemente piattaforme web, cagionando mutamenti nella gestione del business. Quali saranno le conseguenze di tutto questo al momento non è semplice prevedere, ma bisogna affrontare il nuovo sempre con uno spirito umanistico. Su tutto, infatti, resta sempre e solo l’uomo, con i suoi comportamenti e i suoi sistemi relazionali» osserva il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro. «Il solido know-how e la ricchezza delle esperienze acquisite sul campo rendono efficaci e spendibili i consigli generosamente messi a disposizione, un autentico ponte tra idee e realizzazioni pratiche» spiega ancora il segretario generale di Unimpresa. Il ragionamento di Lauro trae fondamento, tra altro, da un libro-guida di Luca Bargilli. «Un libro che, a buon diritto, può considerarsi un manuale pratico per il commercio con l’estero, il cui apprendimento può giovare davvero a quanti, oggi, decidano di intraprendere questo viaggio di umanità, di cultura e di business». 

Lauro si chiede «in quale misura, oltre la necessaria conoscenza (know-how), inciderà, sulle scelte dei piccoli e medi imprenditori italiani, l’esperienza, acquisita sul campo, nella difficile fase post-pandemica, specie sugli scenari di una globalizzazione di ritorno, di una più complessa competitività e di uno obbligato sbocco sui mercati esteri, evitando gli errori del passato e sfuggendo alle insidiose trappole del presente».

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