L’AD della joint venture in perdita formata da STMicroelectronics e dalla svedese Ericsson lascerà l’incarico alla fine del mese, prima che venga realizzato il riassetto in programma. ST-Ericsson, attivo nella produzione di semiconduttori per apparecchi mobili, ha reso noto che Didier Lamouche, diventato AD della joint venture a fine 2011, lascia per perseguire “altre opportunità”. Le sue dimissioni avranno effetto a fine marzo. STMicro ha già annunciato che intende abbandonare la joint venture, che non è riscita a guadagnarsi abbastanza clienti da conpensare il crollo del business provocato dalla crisi di Nokia . L’uscita dovrebbe costare al produttore di semiconduttori franco-italiano 500 milioni di dollari quest’anno. Ericsson ha detto che non intende rilevare il 50% di STMicro. Secondo gli analisti ST-Ericsson, che ha circa 5.000 dipendenti, potrebbe essere chiusa del tutto o parti del business potrebbero essere vendute a concorrenti come Intel , Broadcom o Samsung.
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