«Il denaro che il gruppo Fiat Chrysler Automobiles presta abitualmente alla sua rete di concessionari di automobili viene erogato attraverso finanziamenti della controllata Fca Bank con interessi che vanno dal 5% al 6%. C’è da sperare che queste condizioni vengano riviste immediatamente, con importanti abbattimenti dei tassi, qualora Intesa Sanpaolo, che proprio domani riunisce il consiglio di amministrazione per deliberare su questa operazione, decida di accordare il finanziamento da 6,5 miliardi di euro coperto da garanzia statale».
Lo dichiara il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi, a proposito del prestito, garantito dalla Sace, che Intesa dovrebbe concedere usufruendo della garanzia fornita da Sace introdotta dal decreto “liquidità”. Secondo Longobardi «il prestito garantito dallo Stato sarà erogato a Fca a tassi assai contenuti, certamente non superiori al 2%: ci aspettiamo, quindi, come rappresentanti di tante imprese che lavorano nel cosiddetto indotto della casa automobilistica, che la liquidità venga girata alle imprese del settore senza margini di guadagno: insomma, i contribuenti italiani non devono diventare il paracadute di una vantaggiosa operazione finanziaria di un colosso industriale».
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