Cresce al ritmo di oltre 5 miliardi di euro al mese il debito pubblico italiano. Nell’ultimo anno la voragine nei conti dello Stato si è allargata di 65 miliardi passando da 2.119 miliardi a 2.184 miliardi, con una media mensile di 5,4 miliardi. Lo segnala una analisi del Centro studi di Unimpresa. Secondo l’analisi, basata su dati della Banca d’Italia, il dato, che si riferisce al periodo che va da marzo 2014 a marzo 2015, è in calo rispetto ai 12 mesi precedenti. Tra marzo 2013 e marzo 2014, il debito pubblico del Paese si è alzato di 6,9 miliardi al mese ed era passato da 2.035 miliardi a 2.119 miliardi con un incremento di 83,6 miliardi (+4,11%) più alto rispetto ai 65 miliardi dell’ultimo anno (+3,07%). La corsa del debito è stata veloce anche nel periodo marzo 2012-marzo 2013: nell’arco di quei 12 mesi il debito era passato da 1.955 miliardi a 2.035 miliardi salendo di 80,6 miliardi (+4,12%) al ritmo di 6,7 miliardi mensili.
“Se pure vediamo un miglioramento del quadro complessivo, osservando i dati, siamo convinti che sul versante del debito la preoccupazione è fortissima e che poco o niente si sta facendo per cercare di arginare gli sprechi e i costi inutili nel bilancio pubblico” commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.
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