“Le prime indicazioni che arrivano sul nuovo redditometro ci lasciano perplessi e destano preoccupazione. Le simulazioni potrebbero portare alla luce situazioni falsate e non veritiere di elevati redditi presunti. Bisogna fare attenzione: con il sistema appena varato dall’amministrazione finanziaria c’è il rischio, a nostro avviso, di innescare un meccanismo di oppressione fiscale nel quale il contribuente potrebbe essere costretto a pagare all’erario somme non dovute se non è in grado di dimostrare di avere i conti in regola e quindi di non rientrare nella categoria dei cosiddetti furbi”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta il test sul nuovo redditometro che dovrebbe diventare operativo a tutti gli effetti dal prossimo gennaio. “Ci teniamo a tranquillizzare il direttore dell’agenzia delle Entrate Attilio Befera che questa mattina ha sostenuto di avere molti detrattori per la lotta all’evasione: noi non siamo tra questi, ma certamente ribadiamo la necessità di mantenere il rapporto tra fisco e contribuenti sui binari e sui princìpi di equità ed effettiva capacità contributiva”.
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a cura di Ago Press
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