“I dati della Guardia di finanza dimostrano che il rapporto tra lo Stato e i contribuenti è malato: se vengono scoperti più di 8.000 evasori totali, vengono effettuate oltre 18.000 indagini di polizia giudiziaria, oltre 20.000 verifiche e quasi 55.000 controlli fiscali, vuol dire che la fiducia che dovrebbe caratterizzare la relazione tra il fisco, i cittadini e le imprese non esiste e che il percorso per stabilirla è lungo e complesso”.
Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commentando i dati del rapporto annuale della Guardia di finanza pubblicato oggi. “C’è da fare un plauso all’opera della Gdf” aggiunge Longobardi “che quotidianamente è attiva per dare slancio e competitività all’economia sana. E ha ragione il comandante generale Saverio Capolupo secondo cui l’azione della stessa Gdf, che reprime e previene gli sprechi nella pubblica amministrazione, migliora l’efficienza dello Stato e garantisce servizi più efficienti. C’è solo da sperare che la fase di pulizia e risanamento finisca al più presto così da avere una pubblica amministrazione efficiente, al servizio dei contribuenti, e un fisco meno aggressivo”.
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