“Apprendiamo con un sospiro di sollievo le dichiarazioni del vicepremier Luigi Di Maio che stamattina ha smentito qualsiasi patrimoniale o altri interventi volti a inasprire il carico fiscale sui contribuenti”. Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci. “Abbiamo bisogno di meno tasse e non di più balzelli, perché le famiglie e le imprese italiane sono già massacrate da una pressione tributaria inaccettabile” aggiunge Pucci.
Intanto secondo i calcoli di Unimpresa è in arrivo una stangata tributaria da 24 miliardi di euro in arrivo nel 2019 per i contribuenti italiani. Le imprese e le famiglie pagheranno, nell’arco di quest’anno, più tasse rispetto al 2018: l’insieme delle misure inserite nella manovra sui conti pubblici varata dal governo porterà infatti la pressione fiscale dal 41,9% al 42,3%. Ne consegue che il totale delle imposte versate nelle casse dello Stato passerà dai 737 miliardi del 2018 ai 762 miliardi del 2019, con un incremento i 24 miliardi (+3%).
Il calcolo del Centro studi di Unimpresa prendere come riferimento l’andamento del prodotto interno lordo secondo le stesse previsioni del governo: il pil nominale si è attestato a 1.724,9 miliardi nel 2017 per poi passare a 1.761,1 miliardi nel 2018 e dovrebbe crescere fino a 1.801,6 miliardi quest’anno. Le stime sulla pressione fiscale indicano una crescita dal 41,9% al 42,3%: ne consegue che, in termini assoluti, le entrate totali nelle casse dello Stato saliranno da 738,9 miliardi a 762,1 miliardi con una crescita di 24,1 miliardi (+3,28%).
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