La preannunciata revisione delle agevolazioni fiscali, prevista nell’ambito della prossima legge di bilancio, si traduce in una inevitabile stangata da almeno 1 miliardo di euro sulle famiglie italiane. Il giro di vite tributario sui contribuenti è una automatica conseguenza del riordino delle cosiddette 400 tax expenditure di cui oggi beneficiano i contribuenti e che il governo è intenzionato a ridurre. Così il Centro studi di Unimpresa in merito alla prospettiva di una riforma di sconti e detrazioni fiscali che dovrebbe essere varata con la manovra sui conti pubblici per il 2018.
Secondo l’associazione, per evitare la stretta tributaria sui cittadini sarebbe indispensabile, accanto alla opportuna semplificazione della agevolazioni, un parallelo abbattimento delle aliquote Irpef in particolare sui redditi più bassi. Ridurre una agevolazione fiscale significa, del resto, aumentare il prelievo tributario e, contemporaneamente, ridimensionare il reddito disponibile con effetti negativi anche sui consumi e quindi sulle prospettive di crescita economica.
“Questi interventi normativi vengono spacciati per semplificazioni, ma altro non sono che mazzate sui contribuenti” commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci. “Ci battiamo da anni perché il sistema tributario italiano sia semplificato, ma non possiamo accettare le prese in giro” aggiunge Pucci.
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