“Nel giorno del primo versamento per aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali, ci aspettavamo un segnale. Proprio perché si trattava di una data significativa, sarebbe stato opportuno, da parte del governo guidato da Paolo Gentiloni, annunciare, in vista della prossima legge di bilancio, una riforma volta alla semplificazione dell’intera architettura fiscale del nostro Paese. Un impegno che nel corso di questa legislatura è stato più volte assunto e ripetuto dall’esecutivo, ma non è mai stato rispettato”. Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci.
“Abbiamo accolto sempre con favore le promesse rivoluzionarie annunciate da Palazzo Chigi. Abbiamo sentito parlare di riduzione delle tasse, di meno adempimenti per i contribuenti, ma la verità è che si è trattato sempre di chiacchiere, mentre la realtà racconta ben altro: ovvero che nel nostro Paese – aggiunge Pucci – la pressione tributaria resta assai più alta rispetto alla media europea e che la burocrazia fiscale è oppressiva”.
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