«La lotteria degli scontrini annunciata dal governo è un intervento poco chiaro e decisamente censurabile: al fine di incentivare l’uso degli strumenti elettronici di pagamento, cosa di per sé giusta, per tracciare i flussi finanziari dei contribuenti, è prevista a partire dal 1 gennaio 2021, un’estrazione settimanale, mensile e annuale, con premi che vanno da 5 mila a 5 milioni di euro. Questo intervento si associa con un altro annuncio ossia la previsione di un “rimborso” del 10% di quanto speso in sei mesi, fino a 1.500 euro, solo se cashless, ossia utilizzando solo moneta elettronica. Non è ancora chiaro, però, a quali spese si riferisca il rimborso del 10%. Sarebbe utile capire, inoltre, se il rimborso avverrà tramite un rimborso effettivo di denaro speso o, come probabile, tramite l’ennesimo credito d’imposta/bonus da inserire nella propria dichiarazione dei redditi».
Lo dichiara il consigliere nazionale di Unimpresa, Marco Salustri, commentando una delle misure fiscali allo studio del governo.
Secondo Salustri «una riforma vitale, come quella di tutto l’ordinamento fiscale nazionale, per il contrasto all’evasione e all’elusione, per la tranquillità dei contribuenti e per la salvaguardia delle piccole e medie imprese, nonché per la ripresa dello sviluppo, dopo un annus horribilis, che vedrà crollare il PIL oltre il 10%, si sta riducendo ad una sarabanda di annunzi, sia sui contenuti che sui tempi di realizzazione. Una lotteria, questa certo, della confusione e della disinformazione fiscale».
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