“L’Ocse dimostra che una riforma fiscale seria volta alla riduzione delle tasse sulle imprese e pure sulle famiglie. L’Italia è ampiamente sopra la media globale per quanto riguarda il cuneo fiscale e il gap è un fattore di competitività assai penalizzante per il nostro Paese. La crescita economia ha bisogno di un impulso fortissimo che potrebbe arrivare proprio dall’abbattimento del peso dei tributi sul costo del lavoro. Ci sarebbero benefici diretti sia sui costi aziendali, che calerebbero, sia sulle buste paga dei lavoratori, che aumenterebbero immediatamente. Tutto questo con effetti positivi sul prodotto interno lordo, grazie soprattutto alla potenziale crescita degli investimenti e all’incremento dei consumi delle famiglie”. Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci, commentando i dati dell’Ocse diffusi oggi secondo cui le tasse sul lavoro sono rimaste sostanzialmente ferme in Italia tra il 2016 e il 2017, dove il cuneo fiscale, pur scendendo al 47,7%, resta di quasi 12 punti sopra la globale del 35,9%.
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