Il documento del segretario generale Lauro con le proposte in campo tributario sarà presentato venerdì 4 settembre al convegno organizzato da Unimpresa al Senato
«In relazione alle ipotesi di riforma fiscale, Unimpresa auspica che venga preso, come esempio, il sistema tributario anglosassone: un ordinamento semplice, breve ed estremamente lineare che non lascia alcun margine di dubbio all’interpretazione del contribuente». È quanto scrive il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro, in un documento che sarà dettagliatamente illustrato venerdì prossimo in occasione del convegno organizzato da Unimpresa al Palazzo della Minerva del Senato della Repubblica. L’evento sarà l’occasione nella quale Unimpresa presenterà una serie di proposte di riforme strutturali (fisco, giustizia civile, credito bancario e digitalizzazione della pubblica amministrazione), indispensabili alla ripresa: «Ciò rappresenta un’ulteriore prova di buona volontà, di responsabilità e di resistenza delle pmi all’incompetenza dominante» osserva Lauro secondo il quale «appare utile alla vigilia del convegno, approfondire le questioni controverse della riforma-chiave, quella fiscale, derivanti dalle anticipazioni parziali del governo, dirette e indirette».
Il governo ha annunciato «una riforma fiscale strutturale, radicale e complessiva, rispetto al caotico sistema fiscale in vigore» e sembra intenzionato a «procedere con una riforma che preveda, da una parte, un’ipotetica tassazione dei redditi, di lavoratori autonomi e imprese, con il metodo di “cassa”, e, dall’altra, di voler ricreare cinque testi unici tra imposte dirette e indirette. Un dato positivo appare la presa d’atto ufficiale che il sistema fiscale italiano risulta composto da un multiforme groviglio di norme, paragonabile a un gomitolo di seta, di cui non si riesce a trovare né l’inizio né la fine. Risulta, pertanto, altrettanto innegabile, che anche il più esperto conoscitore del sistema tributario italiano non conosca, in realtà, fino in fondo tutta la normativa tributaria. Il numero delle leggi fiscali e la loro farraginosità, infatti, rendono impossibile acquisire la certezza sulle norme che un imprenditore di qualsiasi dimensione debba affrontare circa gli investimenti da fare sul territorio nazionale o internazionale» spiega il segretario generale di Unimpresa. Ragion per cui «la programmazione degli investimenti non è mai chiara, tantomeno sicura nei contenuti, perché la nostra misteriosa e sconosciuta giungla fiscale, oltre a essere confusa e incomprensibile, viene modificata in corso d’anno, più e più volte. Il fisco, dunque, oggetto misterioso e anello debole delle previsioni imprenditoriali! Un’altra beffa, perché gli imprenditori, nella programmazione dei loro piani di espansione e nella valutazione delle dinamiche dei costi e ricavi, non possono contare su dati completi e affidabili. Appare interessante, inoltre, la proposta di varare cinque codici che ricomprendano le imposte dirette e indirette. Il vantaggio sarebbe, senza dubbio, una rivisitazione e la semplificazione completa delle norme nel loro insieme» si legge nel documento che sarà illustrato venerdì.
Secondo Lauro «la grande riforma richiederà l’ausilio non solo di riconosciuti esperti della materia tributaria, ma anche professionisti che vivono e affrontano quotidianamente le incertezze di queste norme per conto dei propri disperati clienti. La sfida, quindi, è certamente quella della tempistica richiesta per rivedere le norme tributarie, nel loro complesso, e renderle, a livello macroeconomico, idonee alla provvista delle entrate necessarie alla spesa annuale, nel rispetto del patto di bilancio europeo. La strada tracciata è senz’altro quella giusta, ma è necessario ora un intervento urgente del governo per definire, in modo chiaro e preciso, i principi, i contenuti e i tempi di questa riforma-chiave. Un aspetto non secondario del quadro da riformare riguarda i tempi e le modalità di riscossione dei tributi: il passaggio da un metodo che prevede il calcolo annuale delle imposte sui redditi a un metodo “per cassa” su base mensile o trimestrale».
Unimpresa, nell’imminente convegno, sarà impegnata a fornire al governo, al parlamento, alle forze politiche e all’opinione pubblica, con umiltà, con rispettosa attenzione e con doverosa determinazione, ulteriori e più approfondite riflessioni, sui temi delle riforme da approvare con urgenza, a partire da quella fiscale, senza ulteriori indugi, rinvii, mediazioni al ribasso e tentennamenti, se si intende dare veramente un segnale di reazione positiva, anche psicologico, al mondo imprenditoriale e, in particolare, a quello delle micro, piccole e medie imprese, che vivono il momento più difficile delle loro gloriosa storia e affronteranno un autunno pieno di incognite, anche a causa delle conclamate carenze di direzione e di gestione politica del nostro Paese. «Non si tratta- conclude Lauro – di riflessioni accademiche, magari maturate nel chiuso di salotti riservati, ma di suggerimenti e proposte che Unimpresa, come altre associazioni rappresentative, raccoglie dalla base, dalla vita quotidiana delle imprese e dai travagli quotidiani degli imprenditori, cioè dalla “carne viva” del tessuto economico-produttivo nazionale. Questo grido di dolore, propositivo e non fine a se stesso, sarà raccolto?».
Durante il dibattito, venerdì, si confronteranno, sui principali temi di politica-economica – dal fisco al credito, dalla giustizia civile alla pubblica amministrazione – i vicepresidenti di Unimpresa , i consiglieri nazionalI di Unimpresa, Marco Salustri e Giacomo Spada. La sintesi e la chiusura dei lavori è affidata al segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro. Unimpresa ha realizzato un video di presentazione dell’evento, pubblicato sul sito dell’associazione, sui social e sul canale YouTube al seguente link: https://youtu.be/spwMlJh5RtI. I lavori saranno moderati e coordinati da Frediano Finucci, caporedattore del TgLa7. L’evento sarà introdotto dal presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, che, al termine dei lavori, consegnerà a Caterina Latella una targa commemorativa, dedicata al compianto primo presidente onorario di Unimpresa, Bruno Latella.
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