Moderato dal vice direttore del Tg1, Gennaro Sangiuliano, l’incontro vedrà la partecipazione dell’europarlamentare del Pdl, Erminia Mazzoni, la senatrice del Pdl, Anna Cinzia Bonfrisco, il responsabile Economia e Lavoro del Pd, Stefano Fassina, la senatrice di Io Sud – Grande Sud, Adriana Poli Bortone, il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, il segretario dell’Associazione nazionale delle banche popolari, Giuseppe De Lucia Lumeno, il presidente del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo, Gaspare Sturzo e il presidente dei Giovani Imprenditori di Unimpresa, Alessandro Sansoni. A concludere i lavori sarà il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.
“Le misure sin qui annunciate dai nostri governanti, dai benefici per le società under 35 alle cooperative sociali di giovani favorite per l’assegnazione di beni confiscati alla criminalità organizzata, sembrano essersi perse nella nebbia della crisi che non accenna a dissolversi – sottolinea il segretario generale di Unimpresa, Sergio Maria Battaglia – Questo convegno, cui seguiranno altre analoghe iniziative, intende quindi accendere i fari su questa delicata e non più rinviabile questione giovanile attraverso un sereno ma costruttivo dibattito mentre gli ultimi dati denunciano ulteriori peggioramenti per la disoccupazione”.
Dopo gli interventi seguirà un dibattito con gli studenti dell’istituto polispecialistico San Paolo e del liceo artistico Francesco Grandi che interverranno alla manifestazione.
Nel corso della mattinata saranno inoltre distribuiti due testi realizzati dal Centro Studi e Ricerche di Unimpresa: “I costi dell’illegalità e la lotta alla criminalità organizzata” e “Il Codice per la legalità delle pmi”.
Al termine dell’evento, si terrà una nuova tappa del progetto “Il Gusto della legalità solidale”, promosso da Unimpresa in collaborazione con il Ciss e con l’associazione Slow Sud, con degustazioni di pietanze ideate e realizzate – presso il ristorante Refood di Sorrento, dal patron, Giuseppe Savarese e dallo chef Giosuè Maresca – con materie prime coltivate su terreni confiscati alle mafie e prodotti agroalimentari frutto del lavoro di cooperative per il recupero delle marginalità sociali: persone disabili, detenuti, ex detenuti, donne violate.
“L’iniziativa – spiega Battaglia – si prefigge, come già positivamente sperimentato, di convogliare quei ristoratori che offrono prodotti provenienti dall’attività artigianale e agroalimentare di cooperative ed altre forme di aggregazione imprenditoriale composte da soggetti emarginati e bisognosi e giovani disoccupati ai quali si offre la possibilità di una dignitosa collocazione sociale. Consentendo, attraverso il contributo offerto sovente dai nostri giovani, riguadagnati alla sfera della volontarietà sociale, di mettere il loro impegno nella creazione di strutture a vantaggio di categorie disagiate, combinando l’esigenza di riportare alla ribalta l’eccellenza del comparto agroalimentare italiano con l’aspirazione di rendere concreta la solidarietà verso i soggetti disagiati”.
nella foto, Alessandro Sansoni, presidente Giovani Imprenditori di Unimpresa
a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press
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