“Il discorso di insediamento e programmatico, pronunziato dalla premier Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati, non ha deluso Unimpresa, perché è stato un discorso di verità, di apprezzabile garbo istituzionale, verso Mattarella e Draghi, e di respiro internazionale, ispirato al realismo, senza rinunziare, tuttavia, a rivendicare i valori unitari della nazione italiana, a partire dall’interesse nazionale. Non ha taciuto le difficoltà e ha indicato le emergenze da affrontare subito, a costo di rinviare proposte elettorali, per sostenere le famiglie e le imprese in crisi: carovita, inflazione, recessione e lo strangolamento in atto delle bollette energetiche. Ha rassicurato, in maniera inequivocabile, sul ruolo internazionale dell’Italia e sulle riforme da realizzare in cinque anni di governo: dall’Alleanza Atlantica all’Unione Europea, rivendicando, comunque, un ruolo non passivo nelle alleanze; dal sostegno all’Ucraina all’attuazione puntuale del Pnrr; dalle riforme strutturali e quelle costituzionali; dalla negletta questione meridionale all’autonomia differenziata; dalla transizione digitale alla sovranità tecnologica. Ha rivendicato, infine, con legittimo orgoglio, del tutto condivisibile, ciò che ha rappresentato, rappresenta e dovrà rappresentare l’Italia a livello mondiale, nella cultura, nella creatività, nell’economia e nella difesa della storia dell’Occidente, dalle origini ad oggi”. Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro. “Un inizio che, a giudizio di Unimpresa, merita rispetto, anche se soltanto dagli atti concreti di governo, che dovranno seguire, dopo la fiducia, sarà possibile giudicare la coerenza dei fatti con le intenzioni manifestate in parlamento. Unimpresa seguirà con attenzione gli sviluppi concreti, specie nell’impegno assunto di voler agevolare chi fa impresa e non disturbare chi vuole fare” aggiunge Lauro.
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