“In queste ore di febbrile attesa per gli effetti devastanti sulla stabilità dell’esecutivo delle fibrillazioni, causate da alcuni partiti della ormai ex maggioranza di unità nazionale, il caos politico regna sovrano a livello di scelte del governo, dei gruppi parlamentari e dei partiti politici. Si naviga nella nebbia, senza rotta e senza mèta! Di fronte ad una non più ipotetica prospettiva di un autunno drammatico, per le famiglie e per le imprese, flagellate dall’inflazione, con rischi sulla tenuta sociale e sullo stesso ordine pubblico, l’unico partito che ingrossa le sue fila, giorno dopo giorno, è l’astensionismo, frutto avvelenato di un clima di totale sfiducia nelle istituzioni rappresentative e di un’autentica angoscia collettiva. Nella storia della Repubblica, che pure ha attraversato terribili momenti di prova, mai si era arrivati a questa radicata e diffusa incertezza sul futuro immediato. Ci si interroga, se aver tenuto troppo a lungo in vita questa disgraziata legislatura, nata nell’incertezza e trascorsa nelle contraddizioni, sia stato un grave errore di valutazione politico-istituzionale, considerando i risultati odierni. Temere sempre le elezioni anticipate, di fronte a maggioranze precarie, confuse e paralizzate, non rappresenta un segnale positivo per una democrazia rappresentativa, nonostante la contingente complessità dei problemi da risolvere. Lo dimostrano le altre democrazie, che preferiscono le urne ad un lungo e penoso calvario di impotenze, di ricatti e di perdita della credibilità. Altrimenti, il partito dell’astensione diventerà incontrollabile e irrecuperabile”. Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro.
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