«È una situazione pericolosa: con la lite nella maggioranza, che in questi giorni sta toccando l’acme, andiamo incontro a una manovra sui conti pubblici al buio. La legge di bilancio va presentata in autunno, ma è questo il momento delle scelte politiche e della definizione dell’impianto normativo. Il quadro tendenziale della finanza pubblica parla chiaro: per i prossimi tre anni ci aspettano la spesa pubblica che sfonderà il muro dei 900 miliardi di euro, 65 miliardi di in più di tasse e una pressione fiscale effettiva che supererà il 47% del prodotto interno lordo». Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Andrea D’Angelo.
«Le frizioni politiche fanno parte del gioco, ma abbiamo la sensazione che, mai come questa volta, sono sottovalutati gli effetti di una eventuale crisi di governo: con la finanziaria andrebbero sterilizzate le clausole di salvaguardia sull’Iva per evitare di massacrare ulteriormente i consumi con un aggravio tributario che inasprirebbe i prezzi e ridurrebbe la spesa delle famiglie» aggiunge il vicepresidente di Unimpresa.
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