«I controlli relativi al green pass base e al super green pass non potranno mai funzionare perfettamente, perché gli organici a disposizione dello Stato sono limitati e la decisione del super green pass altro non è che una iniziativa che sta dando dei risultati, per convincere le persone incerte a vaccinarsi. Si potrà discutere, fino all’infinito, se l’elemento di pressione, cioè il green pass, sia una scelta democratica, ma l’alternativa purtroppo non c’era, soprattutto non esisteva una diversa soluzione da realizzare rapidamente e in una situazione come quella attuale il fattore tempo è determinante: più se ne spreca e più il problema si ingigantisce. Le conseguenze, qualora il Covid dovesse riprendere a contagiare troppe persone, sarebbero devastanti sia sul piano sociale sia su quello economico». Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. «Certo, va detto che per una volta siamo diventati un esempio a livello internazionale legittimato dalle dichiarazioni dell’ex cancelliere Angela Merkel in Germania, anche se le sue parole sono state un autogol poiché hanno sancito il fallimento del suo governo nella gestione della pandemia. Quello che il governo di Mario Draghi è riuscito a fare in questi dieci mesi va esaltato perché ha dimostrato una capacità organizzativa davvero notevole. Il punto è che gli italiani riescono a lavorare duro ottenendo risultati che nessun altro popolo riesce a ottenere quando vivono in una cornice di stabilità e Draghi ha garantito due stabilità: l’emergenza sanitaria e la ricostruzione. La vaccinazione ha funzionato e sta funzionando: questo è un merito che va riconosciuto al. L’aumento dei casi era prevedibile, ma credo che sarebbe opportuno avere più prudenza nell’informazione» aggiunge il vicepresidente di Unimpresa.
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