Dopo la consacrazione di Monti in Europa, arriva l’attestato di fiducia del ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, che, sull’altra sponda dell’Atlantico, lancia con un messaggio forte ai mercati: «la campagna elettorale non può modificare i fondamentali della nostra economia». Rassicurare la finanza e l’amministrazione Obama dopo l’annuncio di dimissioni del Premier Mario Monti vissute ovunque con apprensione. È questo l’obiettivo della duplice visita di Grilli, prima a New York, dove ha incontrato investitori ed analisti, poi a Washington, dove atterrerà tra qualche ora. Intervistato da Bloomberg Tv, il primo appuntamento di ieri, Grilli spazza via i dubbi affermando che «il paese non ha bisogno di aiuti: non abbiamo gap fiscali da colmare ma un’agenda credibile e una posizione fiscale fra le migliori al mondo». La strada che sta percorrendo Monti – aggiunge – è quella «giusta» e bisognerà «continuare nella giusta direzione, indipendentemente dal governo che ci sarà». Indietro, insomma, non si torna ed è questo il messaggio che Grilli rilancia con sempre più convinzione, alla platea attenta e partecipe del Council on Foreign Relations, prestigioso Think Tank della Grande Mela dove ad ascoltarlo sono analisti, professori universitari ed economisti: «Per l’Italia – insiste – c’è solo una via da percorrere ed è a senso unico». È la strada delle riforme che «non sono finite», sottolinea, quindi «toccherà al nuovo esecutivo andare avanti su questa strada, a cominciare da liberalizzazioni e spending review».
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