di Marco Massarenti, Presidente Unimpresa Sport
Attualmente la storia Italiana passa attraverso la presenza di dodici Capi dello Stato, che vede la neo elezione bis del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; la stessa storia d’Italia passa anche attraverso il ruolo che loro hanno avuto nello sport e durante gli eventi sportivi , consci della sua importanza per la Nazione intera considerandolo anche risolutore di problemi, promotore di speranza che da il suo contributo anche nel mondo politico.
Accadde infatti che…
Il 14 luglio del 1948, un giovane siciliano di estrema destra attenta alla vita del Ministro Togliatti in piazza Montecitorio provocando l’insorgenza di feroci scontri di piazza e altissima tensione. Nello stesso momento si stava svolgendo il Tour de France così De Gasperi, allora Presidente del Consiglio, telefonò personalmente a Gino Bartali per chiedergli di fare il possibile per vincere il Tour speranzoso di fare sedare gli animi degli Italiani. Fu così che l’Italia intera, intenta a seguire l’impresa del campione che quell’anno salì sul podio parigino per la seconda volta contribuì ad acquietare il temperamento aggressivo di quei giorni e a salvare la Repubblica appena nata.
Nell’Italia del 1960 alla guida di Giovanni Gronchi si tennero a Roma i Giochi della XVII Olimpiade. L’Italia aveva già provato in precedenza di aggiudicarseli ma la prima volta fu battuta dall’America, la seconda dovette arrendersi per via dell’eruzione del Vesuvio e poi un’altra volta ancora a causa dello scoppio della guerra. Il governo degli anni 60 però riuscì nell’intento aggiudicandosi l’assegnazione dei giochi invernali a Cortina e successivamente, con la votazione del 1955 a battere Losanna aggiudicandosi Roma. In questa occasione l’Italia porta a casa 36 medaglie dando onore al Paese, alla sua bandiera e ai suoi colori e ridando una speranza di ripresa ad un’Italia ancora provata dagli strascichi del secondo dopoguerra.
Un ricordo va al Presidente Sandro Pertini, colui che i cittadini amano definire “ il più amato dagli Italiani” e che come un semplice lavoratore si concede una domenica di svago, allo stesso modo egli si concesse un sano momento di sportività sugli spalti dello stadio Bernabeu di Madrid durante la finale mondiale contro la Germania. In quell’occasione il Presidente non dimentica la sua Italia segnata dagli anni di piombo ma semplicemente cerca di trarre un po’ di sollievo da quella manifestazione sportiva, e lo fa con spirito speranzoso, forse anche per infonderne ai suoi connazionali, tifando in piedi, incontenibile ed esultante, divenendo uno dei protagonisti nel continuare a dire con tono gioioso “ ormai non ci prendono piu’!”. Riconoscente, dopo la vittoria volle cenare con i campioni azzurri, segno di alta stima nei loro confronti.
Il Presidente Ciampi, in occasione dei XX Giochi dell’Olimpiade di Torino, afferma che alcuni dei momenti più belli del suo mandato sono stati gli incontri con gli atleti; li ha sempre esortati a cantare l’inno di Mameli, il canto degli Italiani. Sostenne che le affermazioni derivanti dallo sport sono il frutto dell’impegno delle famiglie e di associazioni che attirano i giovani e li educano ad una vita sana, al rispetto delle regole, alla disciplina; lo sport ha in sé una grande responsabilità verso la società e merita il sostegno da parte delle istituzioni perché la rende migliore.
Nel sostenere gli sportivi che parteciparono alle Olimpiadi di Londra, l’allora presidente Giorgio Napolitano auguro’ alla politica di prendere spunto dallo sport affinché non fosse un conflitto lacerante ma un confronto e una competizione leale come appunto ne è garante lo sport. Si recò a Londra dagli azzurri per portare il suo saluto. Tornò forte di averli trovati motivati e fiduciosi. Disse che il loro successo avrebbe contribuito a rafforzare la consapevolezza di essere un grande Paese.
Il 23 settembre del 2021 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale gli atleti italiani in partenza per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2021 e una rappresentanza di atleti che hanno partecipato ai Giochi di Tokyo 2020 e esordisce dicendo che lo sport è lealtà, confronto, desiderio di misurarsi, limiti da superare. Lo sport rappresenta il Paese in una dimensione della vita sociale rilevante, suscita nei giovani il desiderio di avvicinarsi alla pratica sportiva alimentando un giacimento di possibili nuovi campioni. Continua elogiando lo sport paralimpico cresciuto molto negli ultimi anni grazie al protagonismo dei suoi protagonisti, crescita che è coscienza, intelligenza, comprensione dei cittadini ed è anche una misura della civiltà della società. Anche in altre occasioni si è rivolto agli atleti paraolimpici definendoli emblemi che danno un contributo serio al benessere degli Italiani offrendo un modello per adottare buoni comportamenti. Ringrazia i campioni perché soprattutto in questo momento pandemico attraverso lo sport hanno saputo mandare un notevole messaggio di speranza e futura fiducia. Si ritiene soddisfatto in quanto nonostante tutto si è lavorato duramente per il regolare svolgimento dei Campionati Europei e delle Olimpiadi e Paralimpiadi che hanno rappresentato già di per sé una vittoria per lo sport seguita poi da un’incetta di successi.
Visti i precedenti ora non possiamo che sperare che i nostri atleti rendano ancora onore alla nostra Nazione sportiva e profondamente dedita allo sport e nel farlo ci auguriamo che la fortuna con il Mattarella bis ci assista doppiamente.
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