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IL Kazakhstan cerniera di unione tra Europa e Asia

Il 7 novembre scorso, promosso dall’Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan, si è svolto in Roma, nei locali della Camera dei Deputati , un interessante convegno sulle “nuove possibilità dei crescita economica” e del ruolo del Kazakhstan sugli equilibri geopolitici tra Asia ed Europa.
L’evento, al quale hanno preso parte personalità del mondo politico, culturale ed imprenditoriale (anche rappresentanti di UNIMPRESA), è stato coordinato e presentato da Maura Gentile, Avvocato ed esperta di cooperazione internazionale, in collaborazione con l’Avvocato Giuseppe Mazzella.
Sui nuovi sviluppi e cambiamenti della geopolitica mondiale hanno tenuto relazioni: Mauro Macale, ( Presidente GAC Mediterraneo) e Gian Matteo Panunzi (professore di economia della cooperazione, dell’Università di Tor Vergata).
Ha fatto seguito la dettagliata relazione di S.E. Andrian Yelemessov, Ambasciatore della Repubblica del Kazakhsta in Italia, sulle potenzialità economiche e culturali del suo Paese che si trova nel cuore dell’Asia e si estende su un territorio di 2.724.000 Kmq. Suddiviso in 14 regioni e 3 città a statuto speciale con una popolazione di 16.232.000 persone, il 52% musulmani, 43% cristiani ed il 5% buddisti, di diverse etnie ma con unico e profondo attaccamento alla propria Patria: il Kazakhstan.
Il Paese è ricco di materie prime: petrolio, gas, carbone, ferro, rame, oro, oltre ad essere al primo posto al mondo per la produzione di uranio per fini pacifici. Importanti sono anche le produzioni agricole (specialmente grano e cereali) e gli allevamenti zootecnici diffusi sull’immenso territorio.
In poco più di 20 anni dalla indipendenza, grazie anche alla lungimiranza del Presidente della Repubblica, Nursultan Nazarbayev, il Kazakhstan ha portato avanti una politica di amicizia con tutti i Paesi, a cominciare da quelli confinanti, e con tutti gli organismi internazionali.
Il Kazakhstan è stato uno dei primi a bandire autonomamente le armi nucleari dal proprio territorio ed a condannare la loro proliferazione.
L’Ambasciatore si è soffermato sugli ottimi rapporti con l’Italia e sulla presenza nel suo Paese di molte importanti aziende italiane; ha detto anche che è già pronto il capannone del Kazakhstan all’EXPO di Milano. “Peccato che alla fine della
manifestazione debba essere demolito” ha commentato. Ha poi ricordato che anche il Kazakhstan avrà il privilegio di ospitare l’EXPO nel 2017 ma che ciò che sarà realizzato verrà utilizzato anche dopo la manifestazione fieristica. L’EXPO si
svolgerà ad Astana, la capitale del Paese, e sarà incentrato sulle energie rinnovabili; tema di enorme importanza per uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente.
Alla “nuova via della seta” che collegherà Europa e Cina stanno lavorando tutti i paesi dell’Asia centrale e servirà a collegare, con autostrada e ferrovia, in minor tempo persone e merci in un mondo sempre più globalizzato e, speriamo, meno litigioso perché legato da un comune destino
Il Kazakhstan guarda al futuro ed è impegnato in opere che favoriscono lo sviluppo, la pace e il benessere di tutti i popoli della terra.

Bruno Latella

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