“Siamo estremamente delusi dall’affermazione del premier Monti che ha detto no all’ipotesi di varare una compensazione per le imprese tra i crediti verso la Pubblica amministrazione e i versamenti fiscali”. È il commento a caldo del presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, sulle dichiarazioni del Presidente del consiglio dei ministri, Mario Monti, che nel suo intervento alla Fondazione Italianieuropei ha tagliato le gambe alle “speranze di tanti imprenditori alle prese con gli effetti devastanti della crisi finanziaria internazionale”. Proprio a causa dei crediti verso la pa, ricorda Longobardi, “molte aziende sono costrette a portare i libri in tribunale, falliscono; altre, magari anche a cagione della stretta al credito da parte delle banche, finiscono nella rete della cirminalità organizzata”.
“Sul conto delle imprese italiane – aggiunge il presidente di Unimpresa – è arrivato un conto salatissimo presentato proprio da questo Esecutivo. Non facciamo altro che pagare tasse”. Secondo Longobardi “gli imprenditori sono disposti a fare sacrifici, ma in cambio di progetti, di programmi, di sostegni necessari a trovare la forza per investire e credere nel futuro. E invece assistiamo da mesi al sistematico ricorso alla leva fiscale come unica ricetta anticrisi. Il rigore dei conti pubblici è un obiettivo, ma non può essere l’unico né nel contesto italiano né in quello dell’Unione europea”.
a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press
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