I problemi di accesso al credito delle imprese italiane legati a Basilea 3 e, più in generale, ai requisiti patrimoniali delle banche. Il peso eccessivo del fisco sulle aziende e sui contribuenti. La burocrazia che è un fardello e un costo pesantissimo sull’imprenditoria italiana. Questi i temi principali affrontati dai vertici di Unimpresa, ieri, in un lungo incontro col sottosegretario allo Sviluppo economico, Dario Galli. La delegazione di Unimpresa era composta dal presidente Giovanna Ferrara, dal presidente onorario Paolo Longobardi, dal vicepresidente Giuseppe Spadafora, dal responsabile delle relazioni istituzionali Andrea D’Angelo. I rappresentanti di Unimpresa hanno illustrato la galassia dell’associazione, con le sue ramificazioni territoriali e le sue federazioni di categoria.
Al sottosegretario Galli è stato presentato il “documento programmatico” con tutte le proposte dell’associazione, tra le quali quella che prevede l’eliminazione definitiva del Cnel. Durante l’incontro, sono stati affrontati i problemi legati al mondo dell’artigianato, in relazione al quale il sottosegretario ha fornito la sua disponibilità a valutare interventi e aiuti nell’ambito di un provvedimento legislativo. Unimpresa ha assicurato, poi, al sottosegretario il supporto per gestire i fallimenti imprenditoriali dei giovani (ovvero dare altre opportunità a quei giovani che provano a fare una star-up che purtroppo non va a buon fine e non annientarli in forma definitiva).
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