«Esprimo un forte apprezzamento per le parole chiare che il Ministro Urso ha pronunciato questo pomeriggio alla Camera dei Deputati, in risposta ad una interrogazione dell’onorevole Marattin proprio sulle procedure arzigogolate per i crediti Transizione 5.0. Ora vorremmo tutti dedicarci con convinzione allo sviluppo di questo nuovo strumento, come previsto dal decreto legge 19 del 2024».
Lo dichiara il consigliere nazionale di Unimpresa e delegata al Pnrr, Isa Gatti, commentando l’intervento del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, oggi alla Camera. Nei giorni scorsi si era creata forte incertezza nel settore per le disposizioni del decreto legge “Crediti di imposta” in particolare per quanto riguarda il metodo di rendicontazione degli investimenti per Transizione 5.0, molto farraginoso, che aveva bloccato numerose imprese. Una situazione resa ancora più incerta dal successivo intervento dell’agenzia delle Entrate, che aveva risposto con una Faq.
«Riprendendo le parole dell’On. Marattin, è vero che Industria 4.0 rappresenta il miglior investimento di politica industriale di molti governi ed occorre veramente tanta chiarezza perché con Transizione 5.0 si potrà utilizzare un investimento di 6,4 mld di euro utilissimi. Ben venga anche l’albo dei certificatori perché – come meritoriamente richiamato dal Ministro Urso – chi usa questi crediti crea sviluppo ed innovazione utili al Paese. Va ricordato l’importante investimento di 6,4 miliardi di euro recentemente sbloccato dal Governo utilizzando il Programma Repower EU, che restituisce fondi per la misura Transizione 4.0, su cui fin da luglio scorso tutte le principali associazioni industriali avevano chiesto di rifinanziarla dinanzi al rischio di una fine prematura del progetto» aggiunge Gatti.
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