È una stangata da 5 miliardi di euro quella che deriva dall’aumento di Imu, Tares e Iva che riguarderà i contribuenti italiani nella seconda metà del 2013 per effetto delle manovre degli anni scorsi. A fare i conti è il Sole 24 Ore che nell’edizione di oggi calcola gli aumenti già previsti dalla legge di stabilità e dalla manovra «salva-Italia». «Un pacchetto di misure- si legge- che, nel complesso, vale fino a 5 miliardi nel 2013. Dal 1 luglio l’aliquota ordinaria dell’Iva passerà dal 21 al 22 per cento. Per l’Imu, invece, l’attribuzione allo Stato del gettito sui fabbricati produttivi rischia di tradursi in una serie di rincari per le imprese, mentre la Tares su rifiuti e servizi costerà a cittadini e aziende un miliardo in più rispetto a Tarsu e Tia».
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