“La drammatica situazione venutasi a creare nella provincia di Catania ma più in generale in tutta l’isola, che ancora in queste ore vede intere famiglie evacuate a causa dei poderosi incendi divampati nella giornata di ieri, interruzioni continue di erogazione di acqua potabile e di energia elettrica che ormai da settimane bloccano le normali attività di imprese e lasciando interi quartieri di città piccole e grandi in balia degli eventi, ci spingono a chiedere con forza l’intervento del Governo. La dichiarazione di stato di calamità evocata dal presidente Schifani dimostra solo come non debba essere governato un territorio e come gli amministratori locali ed i dirigenti su tutti i livelli e di quasi tutti gli assessorati non abbiano compreso come debba essere gestito un articolato e complesso sistema quale è la Regione Siciliana”.
Lo dichiara il vicepresidente nazionale di Unimpresa e delegato regionale in Sicilia, Giuseppe Spadafora. “La prova plastica dell’inefficienza e dell’inefficacia di questo sistema di gestione è visibile a tutti. E’ bastato un corto circuito in aeroporto a Catania per bloccare milioni di persone e perdere una parte importante del PIL regionale del 2023.Sono bastati un po’ di giorni di caldo sopra la media per fare sciogliere intere linee elettriche, interrompendo attività di ogni tipo e lasciando intere famiglie al buio e senza acqua. Gli unici ad aver compreso la complessità del danno manifesto e futuro, individuandone le soluzioni sembrano essere esclusivamente il Ministro Urso ed il sindaco di Catania Trantino ai quali va il pieno sostegno di Unimpresa Sicilia unitamente a quello espresso da Confcommercio Catania. Auspichiamo l’immediata apertura di un tavolo tecnico a livello regionale per l’individuazione dei danni reali patiti da imprese e famiglie. Chiediamo altresì che tutti gli assessorati vengano coinvolti per la creazione di un piano regionale di resilienza e continuità amministrativa, individuando le infrastrutture critiche regionali da sottoporre a gestione e controllo, tal che eventi di qualunque natura possono essere gestiti senza creare tensioni sia nel tessuto imprenditoriale sia più in generale nella popolazione” aggiunge Spadafora.
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