A marzo gli ordinativi dell’industria, soprattutto grazie ai mercati esteri, segnano un rialzo dell’1,6% rispetto a febbraio, dopo quattro mesi in negativo, ma il bilancio su base annua resta pesante, con una diminuzione tendenziale del 10,0% (dato grezzo). Lo rileva l’Istat. L’aumento congiunturale dell’1,6% rappresenta la sintesi di una crescita dello 0,2% degli ordinativi interni e del 3,6% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali diminuiscono del 3,2% rispetto al trimestre precedente. Nel confronto con marzo 2012 l’unico aumento si registra nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+1,0%), mentre il calo più rilevante si osserva nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti) (-17,6%). L’unico incremento dell’indice grezzo degli ordinativi riguarda la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+1,0%); le variazioni negative più marcate si registrano nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-17,6%), nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-15,9%) e nell’industria del legno, carta e stampa (-10,6%). A marzo il fatturato dell’industria scende ancora, cede lo 0,9% su febbraio e il 7,6% su base annua (corretto per effetti calendario). Lo rileva l’Istat. Sul calo tendenziale, il quindicesimo consecutivo e il più forte da ottobre 2009, pesa il mercato interno. Guardando al dato grezzo il ribasso annuo è addirittura peggiore (-10,7%).
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