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​Inps. Longobardi (Unimpresa), non era Jobs Act a spingere assunzioni

“Il calo delle assunzioni nel mese di gennaio dimostra come la riduzione degli sgravi contributivi scattata a inizio anno incide pesantemente sul ritmo dei nuovi contratti di lavoro. Non era quindi il Jobs Act, come abbiamo sostenuto più volte, lo stimolo principale per le imprese a creare nuova occupazione. A spingere le assunzioni ha inciso per lo più il sistema di riduzioni di versamenti previdenziali che hanno garantito alle aziende una riduzione importante e incentivante del costo del lavoro”.

Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta i dati diffusi oggi dall’Inps sulle nuove assunzioni che nel mese di gennaio si sono attestate a 37.719 in calo del 58 per cento sul 2015. “Di fatto, adesso la droga, che ha positivamente condizionato il mercato del lavoro per quasi tutto il 2015, viene razionata e andrà progressivamente azzerandosi con effetti negativi sui contratti a tempo indeterminato” aggiunge Longobardi. “Più che di droghe temporanee, gli imprenditori hanno bisogno di interventi stabili, quello più importante sarebbe la riduzione del carico fiscale” conclude il presidente di Unimpresa.

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