“L’Italia è un Paese precipitato in una preoccupante deflazione, incapace, vista la ripresa che fatica a diventare stabile, di assicurare occupazione ai più giovani”. E’ quanto dichiara il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat secondo cui l’Italia è ancora in deflazione ad aprile, con prezzi in calo dello 0,4% rispetto allo scorso anno, e l’occupazione a marzo cresce in tutte le fasce di età fuorché’ tra i 25-34 anni che con il 59,3% di tasso di occupazione segnano un arretramento rispetto a febbraio (-0,1 punti) e una variazione nulla su marzo 2015.
“La deflazione allo 0,4% preoccupa – aggiunge Longobardi – perché è la spia di una situazione sconfortante: chi vende è costretto ad abbassare i prezzi per andare incontro alle esigenze di cittadini che sono in alcuni casi impoveriti o senza lavoro oppure preoccupati e tendenti ad accumulare risorse, quindi non indotti a spendere”. Secondo il presidente di Unimpresa “in un quadro di questo tipo siamo costretti a registrare come le nuove generazioni fatichino a entrare nel mercato del lavoro e questo fattore rappresenta un elemento critico anche per le imprese, nelle quali mancherà, in prospettiva, sia il necessario ricambio sia la indispensabile spinta dal basso”.
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