«Apprezziamo l’impegno del governo, che oggi, col ministro Giorgetti, ha manifestato l’intenzione di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, ma riteniamo necessario di un intervento ancora più incisivo per sostenere le pmi italiane, spina dorsale del nostro tessuto economico. Nel confronto con gli altri Paesi europei, le pmi del nostro Paese continuano a patire di un peso delle tasse assai più elevato. La pressione fiscale media per le PMI in Italia si attesta intorno al 59%, rispetto a una media europea del 45%. Questo divario non solo penalizza la competitività delle nostre imprese sul mercato internazionale, ma frena anche la crescita economica e l’occupazione nei nostri confini».
Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando le dichiarazioni del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. «Il governo deve cogliere l’occasione della prossima legge di bilancio per rafforzare le misure a favore delle pmi, ampliando il taglio del carico tributario. Ridurre ulteriormente la zavorra fiscale sulle imprese più piccole permetterebbe non solo di sostenere la produttività, ma anche di liberare risorse per investimenti e nuove assunzioni» spiega Ferrara.
Secondo il Centro studi di Unimpresa, le PMI italiane sono costrette a destreggiarsi tra imposte e contributi sociali che, in proporzione al pil, risultano tra i più alti in Europa.
In Germania, ad esempio, la pressione fiscale per le pmi è di circa il 48%, in Francia si aggira intorno al 45%, e in Spagna è al 42%. Questa differenza si traduce in un peso competitivo rilevante, che limita la capacità delle imprese italiane di crescere, innovare e attrarre talenti.
Far calare il cuneo fiscale consentirebbe alle pmi di dedicare maggiori risorse alla formazione del personale e all’innovazione tecnologica, aspetti cruciali per migliorare la produttività e affrontare le sfide globali. La riduzione strutturale del cuneo fiscale è fondamentale per un riequilibrio del carico fiscale a favore delle imprese, rendendo il nostro Paese più attrattivo per gli investimenti e favorendo una ripresa economica solida e duratura.
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