La misura volta all’innalzamento da 1.000 a 3.000 euro della soglia per l’uso del denaro contante riallineerebbe l’ordinamento italiano a quello degli altri paesi dell’Unione europea. La medesima misura, peraltro, potrebbe dare un impulso alla ripresa dell’economia sia nel settore del commercio sia in quello del turismo. Così il Centro studi di Unimpresa in relazione alle ipotesi di intervento che potrebbero essere inseriti nella legge di stabilità per il 2016. Secondo l’associazione, a partire dal 2012, le imprese italiane hanno sofferto l’abbassamento da 2.500 euro a 1.000 euro del tetto ai pagamenti con cartamoneta e hanno scontato, specie per quanto riguarda le differenze con altri sistemi giuridici, gli effetti di un regime divenuto più stringente. In Francia il tetto è a 3.000 euro, in Spagna 2.500 euro, in Belgio 3.000 euro, in Grecia 1.500 euro mentre in Germania non esistono limiti.
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