L’obiettivo comune delle tre proposte, che condividiamo, è quello di elevare il contenuto di succhi utilizzati nella preparazione delle bevande analcoliche a base di frutta, attualmente fissato al 12%, e di prevederne la dichiarazione dell’origine in etichetta.
Oltre a questo, per rafforzare il made in Italy, tutelare i produttori italiani e i consumatori finali, auspichiamo che, come già da alcuni anni chiediamo, possa essere istituito sistema di identificazione di bibite, succhi di frutta e nettari che utilizzino esclusivamente frutta nazionale, magari attribuendo all’ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione frodi il compito di effettuare i relativi controlli.
Emilio Ferrara, segretario generale Unimpresa Agricoltura
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