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La Fiom teme il bluff di Marchionne su Fiat in Italia

Il Lingotto punta il dito contro il mercato italiano. Fiat si consolidi in America ma si indebolisca in Italia. Lo afferma il responsabile dell’auto della Fiom Giorgio Airaudo in un’intervista al Giornale Radio Rai. «Non basta che Marchionne dica non vendo l’Alfa,sottolinea, ce lo deve dimostrare, ci deve dimostrare che è in grado di produrre l’Alfa per i segmenti alti del mercato e di garantire l’occupazione nel nostro Paese». Airaudo chiede che l’azienda sottoscriva un accordo serio sugli investimenti nel nostro Paese «alla presenza del Governo». E sulla fusione Fiat-Chrysler Airaudo sottolinea «Marchionne ha ancora un problema da risolvere, sulle risorse, su quanto gli costa ottenere il 100% di Chrysler, visto che lo deciderà anche lì, negli Stati Uniti, un Tribunale. Saranno dei giudici del Delaware a deciderlo visto che il sindacato americano attraverso il suo fondo vuole più soldi di quelli che Marchionne pensava di spendere». Il risultato del gruppo Fiat ad ottobre in Europa «è penalizzato dal negativo risultato del mercato in Italia (-12,4%)», ma la quota del 6,5% è comunque «in crescita di 0,6 punti percentuali rispetto a settembre 2012». «Fiat – precisa una nota del Lingotto – migliora in Germania, Regno Unito e Spagna. Lancia/Chrysler aumenta le vendite in Francia e Regno Unito e Jeep migliora in Germania e Regno Unito». Inoltre «Panda e 500 sono ancora una volta le vetture più vendute del segmento A».

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