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La proposta di Unimpresa Taranto a Emiliano: un patto per l’ambiente

Un patto per l’ambiente: è stata questa la proposta formulata dal presidente onorario di Unimpresa Taranto, Emanuele Papalia, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ieri ha voluto tenere la prima riunione della sua nuova giunta proprio a Taranto.
L’occasione è stata propizia per far conoscere al nuovo presidente della Regione questa nuova realtà associativa che è Unimpresa Taranto, una realtà nata appena da qualche mese ma che conta già l’adesione di un significativo numero di piccole e medie imprese e professionisti. Come è nello stile di Unimpresa, il presidente onorario Papalia non si è limitato a una elencazione di problemi del territorio, ma ha avanzato una proposta concreta e fattibile: il patto per l’ambiente, appunto, che può essere realizzato utilizzando risorse e strumenti legislativi già disponibili, come i fondi europei 2014-2020, i contratti istituzionali di sviluppo, il piano di azione e coesione, la legge 20/2015 per il rilancio del territorio.

«Il patto sull’ambiente – ha spiegato Papalia a Emiliano – è l’unico modo per mettere insieme i difensori della salute e i difensori del lavoro. A Taranto l’inquinamento da problema deve diventare opportunità di crescita, di sviluppo ecocompatibile, di creazione di nuovi posti di lavoro, tenendo ben presente che questa città ha già pagato un prezzo altissimo allo Stato, servendo sia le ragioni della Difesa che quelle dell’Industria».
Papalia ha voluto ringraziare il presidente Emiliano per la sua presenza a Taranto e per il forte valore simbolico della prima riunione di giunta regionale che si è tenuta nel capoluogo ionico. Nel manifestare apprezzamento per la coraggiosa scelta del nuovo governatore, Papalia ha sottolineato come il neo presidente della Regione potrebbe rappresentare uno strumento di coesione per la comunità jonica, oggi lacerata da infinite divisioni e senza più alcun autorevole punto di riferimento.
«Impegnandoci per un progetto comune – ha concluso il presidente onorario di Unimpresa Taranto – possiamo vincere questa sfida e fare in modo che i nostri figli non siano più costretti a fare le valige e a lasciare Taranto per cercare lavoro e fortuna altrove».

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