Diego della Valle ha portato la sua quota in Rcs tra l’8% e il 9% del capitale. Secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, il patron della Tod’s, che ieri ha detto di aver aumentato molto la sua partecipazione (era al 5,5%), risulta aver acquistato circa il 3% della società del Corriere della Sera. Secondo le stesse fonti il 3% circa sarebbe stato rastrellato in Piazza Affari dal numero uno della Tod’s fino a una decina di giorni fa, quando si è concluso il rally borsistico di Rcs. Aggiunto al 5,5% già in mano all’industriale, avrebbe portato la sua presenza intorno all’8,5% del capitale, al di sotto della soglia rilevante del 10% al superamento della quale scatta l’obbligo di comunicazione alla Consob. Sopra il 10% ci sono attualmente soltanto Mediobanca, Giuseppe Rotelli e Fiat. Della Valle aveva lasciato il patto che controlla il gruppo editoriale la scorsa primavera, in polemica con le scelte dei soci guidati da Mediobanca e Fiat sul rinnovo del Cda e sulla nomina di un nuovo amministratore delegato con l’ingresso nel board di un folta pattuglia di consiglieri indipendenti e di Pietro Scott Jovane al posto di Antonello Perricone. Allora l’imprenditore aveva dichiarato di voler avere le mani libere per variare la propria partecipazione. E tanto ha fatto. Ieri durante l’Infedele su La7 ha detto che «La mia volontà è quella di crescere, tutti lo sanno, lo abbiamo sempre detto», nell’azionariato, ha aggiunto, «siamo cresciuti molto nel rispetto delle regole».
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