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LA VISITA AL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL ROSARIO DI POMPEI

di Eugenio Elia

Sono appena tornato dalla gita a Pompei e con il sottofondo della recita del Santo Rosario per l’Italia che sta trasmettendo TV 2000, è il mio desiderio riportare la cronaca di questa meravigliosa visita avvenuta il 13 ottobre 2021 u.s., che ha inebriato tutti i partecipanti di una forte ricchezza di Spirito Santo. Dopo due anni dall’ultima visita a Pompei, finalmente Don Alfredo Di Stefano della mia diocesi di Cassino, Aquino e Pontecorvo e riuscito ad organizzare, attenendosi alla normativa vigente di prevenzione alla diffusione del Covid, questa giornata ricca di preghiera, da parte di tutti i partecipanti, per l’Umanità intera. 

Personalmente è stato un giorno ricco di emozioni fin dall’inizio quando don Alfredo mi ha invitato a guidare il Santo Rosario. Non ho parole il mio pensiero contemporaneamente si proiettava ai momenti degli anni ’60 quando i miei cari genitori partecipavano alle gite organizzate dall’allora parroco. Erano anni difficili dal punto di vista economico, eppure i miei cari mettevano al primo posto la nostra educazione spirituale che sarebbe stata il seme della mia istruzione teologica da adulto che è avvenuta con l’assistenza spirituale della Santa Trinità e la presenza di Maria Santissima e nessun altro! 

Un altro momento forte che ho vissuto è stato quando Don Alfredo mi ha invitato a leggere le preghiere durante la Santa Messa che avrebbe celebrato alle 10.00 per tutti presenti, non ho parole per descrivere il mio spirito in quei momenti“proprio io avrei letto le preghiere nella Basilica della Madonna del Santo Rosario di Pompei nel Santuario Mariano tra i più importanti nel mondo? …sì, proprio io!”. Nel leggere le preghiere ho avuto un atteggiamento sereno e felice e, contemporaneamente il Signore mi faceva rivedere nella mia mente il mio comportamento che avevo avuto lì quando ero fanciullo in quegli anni, chiedevo alla cara mamma notizie del quadro e lei amorevolmente soddisfava la mia curiosità, rispondendomi: rappresentare la Madonna del Rosario tra San Domenico e Santa Caterina, ha un valore inestimabile per i diamanti donati dalla religiosità dei fedeli e di sera scende in una cassaforte automaticamente”. Del suo valore, ho avuto conferma parlando dopo la messa con una anziana suora: “Sì, i diamanti hanno un valore non calcolabile, ma la maggior parte sono stati tolti e vengono conservati con la massima sicurezza altrove, appesantivano fortemente la tela!”

Dopo la presenza a Pompei, la gita è continuata con il pranzo consumato in un locale di Sorrento che si affaccia su un golfo con una vista mozzafiato. Il pranzo è stata occasione per salutare i partecipanti conosciuti nel viaggio di due anni fa mentre il mio pensiero andava ai cari amici che frequento nella quotidianità, che non hanno potuto partecipare poiché occupati nella sperimentazione di una nuova fraternità evangelica, ispirata alla conoscenza più profonda del Santo Vangelo nell’attenta fedeltà al Magistero della Chiesa. 

In conclusione affermo che a queste gite dovrebbero seguire degli incontri di formazione in parrocchia estendendo l’invito ai partecipanti dei viaggi per poter essere pronti  alla conoscenza del Sinodo Mondiale della Chiesa Cattolica  che come ha detto il prof. Coda, Segretario Generale della Commissione teologica Internazionale, è “l’evento più importante in 2000 anni di storia del Cristianesimo”, importante perché coinvolge anche noi laici. Papa Francesco ci coinvolge totalmente con le sue parole nella prefazione al volume “Fraternità Segno dei Tempi. Il magistero sociale di Papa Francesco” del cardinale Michael Czerny e di don Christian Barone, edito dalla Libreria Editrce Vaticana e in libreria da giovedì 14 ottobre: “La fraternità sarà più credibile – scrive il Pontefice – se iniziamo anche nella Chiesa a sentirci ‘fratelli tutti’ e a vivere i nostri rispettivi ministeri come servizio al Vangelo e all’edificazione del Regno di Dio e alla cura della Casa comune”

Riflessioni di fede di Eugenio Elia

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