L’ACCORDO CON STELLANTIS PER L’ITALIA È POSITIVO, MA DAL GOVERNO SERVONO PIÙ SOSTEGNI ALL’INDOTTO

«L’accordo tra il governo e Stellantis rappresenta una notizia positiva per il nostro Paese, un segnale di speranza e di rilancio per un settore strategico come quello automobilistico. Tuttavia, non possiamo abbassare la guardia. Servirà un monitoraggio continuo per verificare che gli impegni presi vengano rispettati in tempi rapidi e senza deroghe. Da parte nostra, apprezziamo lo sforzo di Stellantis, ma chiediamo al governo di intensificare i sostegni alle piccole e medie imprese dell’indotto, che sono il vero cuore pulsante della nostra economia. Parliamo di migliaia di realtà che forniscono componenti, servizi e innovazione, e che rischiano di essere lasciate indietro senza un supporto adeguato. Non basta guardare ai grandi nomi: bisogna avere il coraggio di sostenere anche le piccole realtà, incentivando l’accesso al credito e promuovendo la formazione per affrontare la transizione verso la mobilità elettrica».

Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «L’accordo è un inizio, ma il lavoro è tutto davanti a noi. Se vogliamo davvero far ripartire il Paese, dobbiamo garantire che ogni euro investito generi un beneficio diffuso, che coinvolga l’intera filiera produttiva e che riporti l’Italia a giocare un ruolo da protagonista nel panorama industriale europeo. Al governo, quindi, chiediamo meno proclami e più azione concreta, meno burocrazia e più incentivi mirati. La storia non la fanno le grandi dichiarazioni, ma i piccoli passi quotidiani. Ecco cosa serve oggi all’Italia: pragmatismo e visione di lungo periodo.  L’accordo tra il governo italiano e Stellantis rappresenta una svolta importante per il futuro dell’industria automobilistica nazionale. Con i suoi investimenti significativi e l’impegno a garantire la sostenibilità ambientale e sociale, l’intesa pone le basi per un rilancio del settore e una maggiore competitività dell’Italia a livello internazionale. Ora la sfida sarà tradurre gli impegni in risultati concreti, affinando la collaborazione tra le parti e monitorando attentamente l’implementazione del piano» aggiunge Ferrara.